ChiaraCucina al Teatro Lelio: è andata!
Scritto da Chiara Chiaramonte
Ed anche questa è andata!
Affiancata dai "folli" che mi hanno seguita, supportata (e sopportata), incoraggiata, accompagnata.
E questo è un post proprio per raccontare e dire GRAZIE, un grazie enorme a tutti quelli che c'erano e a quelli che non c'erano ma c'erano e ci saranno sempre.
Un grazie alla casa editrice (tutti, non solo Ottavio Navarra ma anche tutte le ragazze che hanno realizzato insieme a me il libro, organizzato gli eventi, sopportano continuamente le mie proposte - alcune deliranti - , presenziano agli eventi - tanti, troppi? - con il mio libro e mi stanno appresso) che è una realtà splendida sul nostro territorio e questa cosa mi fa essere parecchio fiera di essere siciliana, ecco!
Ad Annandrea Vitrano, che mi è stata segnalata da Claudio Casisa e il cui contatto mi ha passato Vassily Sortino! Che giro per arrivare a questa giovane folle che si accolla di parlare di vegetariani per mezz'ora su un palco, di scrivere i testi mentre nel frattempo mette in scena Pirandello e gira videoclip. È o non è folle questa donna?
Accollativa, elastica, dolcissima, frizzante, comica, geniale, idda è!
Mi ha incoraggiata e tranquillizzata facendo sì che quei 30 minuti sul palco del Teatro Lelio la sera dell'8 marzo fossero fluidi, senza ansia, e persino divertenti!
E poi, ad una che al mio "ommiodddio io non ho mai avuto un camerino dietro le quinte prima d'ora!" mi risponde "chedduuuuci!" come si fa a non dire "GRAZIE figghiò!"
Roberto Bellavia, in veste di direttore artistico della rassegna Bon Voyage, che ha creduto in me (vabbè non esageriamo, ha creduto nel progetto del libro!) che mi ha inserito in una serata pazzesca con Joe Barbieri, che mi ha dato la possibilità di provare questa esperienza unica: il palco di un teatro, un teatro importante, dove ci stanno gli artisti veri!
Grazie anche a tutti i tecnici che mi hanno supportata logisticamente e soprattutto perché mi hanno detto che i cibi che avevo preparato per la serata e che hanno sbafato un pochi nanosecondi erano buonissimi: ragazzi grazie, ma probabilmente quando uno lavora tanto si stanca e poi mangia qualunque cosa! :-)
Un grazie grosso a tutte le persone amiche che ieri sera erano in teatro (ok ok, so che eravate lì per Joe Barbieri però facciamo finta che eravate lì anche per me ok?) a tutti gli sconosciuti che hanno partecipato, mi hanno fatto domande, mi hanno inquietato, hanno comprato il libro (e qualcuno ha anche voluto la dedica!!). Ai volontari che son saliti sul palco ad assaggiare i miei pasticci!
Alla mia famiglia che invece era lì proprio per me (Cri ovviamente tu fai parte della "famigghia").
A NonnaPina che non c'era ma c'era. E a tante altre persone che non c'erano ma c'erano.
Grazie a chi mi ha insegnato a guardare in faccia gli umani che ho di fronte (anche quando questi umani sono davvero tanti!) e a raccontare fatti seri ed importanti.
Questo insegnamento che mi è costato (in tempi non sospetti) davvero tanto in termini di fatica, emozioni, lavoro, scontri, sudore, oggi è stato utile per raccontare una storia meno importante ma che in qualche modo (forse anche poco poco) riuscirà a realizzare il mio folle sogno (forse anche poco poco) di cambiare le cose. Chissà.
Venerdì sera per la prima volta sono entrata nel camerino di un teatro (oh il "mio"), sono stata sul palco di un teatro importante per raccontare il mio libro e la cosa che più mi sconvolge è che è stato tutto naturale e addirittura divertente!
E questo post l'ho scritto e pubblicato perché se tutto è andato bene, è stato divertente, naturale, spontaneo, è proprio perché sono davvero fortunata e sento il bisogno di dire alla gente intorno a me un enorme GRAZIE.
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